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La visita di re Cristiano I di Danimarca al castello di Malpaga
Il re Cristiano I di Danimarca, Norvegia e Svezia era in viaggio verso Roma in pellegrinaggio, ma forti nevicate costrinsero la carovana a deviare il percorso verso sud di Milano e a chiedere ospitalità presso la dimora di Bartolomeo Colleoni a Malpaga.

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Il castello di Malpaga di Bartolomeo Colleoni
Il castello di Malpaga non fu costruito da Bartolomeo Colleoni ma è dovuta a lui la ristrutturazione che ci permette di ammirarlo ancora oggi.

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Il castello di Cavernago di Bartolomeo Colleoni
Quasi tutti conoscono la leggenda del tunnel che collega i due castelli presenti a Cavernago. In realtà è solo una delle tante storie popolari tramandate nei secoli ma senza fondamenti storici.

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L'importanza di Bartolomeo Colleoni nella scena politica italiana e internazionale
Quasi tutti oggi in bergamasca conoscono il Colleoni ma già se ci spostiamo in altre province lombarde la notorietà del nostro condottiero si affievolisce, per non parlare di quando passiamo ad altre regioni o addirittura all’estero.

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Le reliquie di Maria Maddalena e di San Lazzaro
Bartolomeo Colleoni era molto religioso e in particolare era un devoto della Maddalena. Nel 1449 il Colleoni si trovava a Senigallia per conto di Filippo, Principe di Milano, accompagnato dal frate Bellino Crotti, suo confessore. Visitando una piccola cappella si imbatterono nei resti della Maddalena (il femore e altri frammenti) e di San Lazzaro (il teschio).

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Le opere di pace di Bartolomeo Colleoni
Possedere tante ricchezze implica avere anche doti da imprenditore e Bartolomeo Colleoni amministrò con oculatezza i propri domini migliorandoli con opere di ingegneria come lo scavo delle rogge per l’irrigazione e bonificandoli.

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Le capacità tecniche di Bartolomeo Colleoni
Bartolomeo non era semplicemente un uomo forte e coraggioso in battaglia ma, come più volte sottolineato, era fornito anche di un fine ragionamento per cui noi ancora oggi ricordiamo delle battaglie da lui combattute perché pioniere delle armi moderne.

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I cambi di schieramento di Bartolomeo Colleoni
I passaggi da un esercito all’altro non significano che il nostro buon Bartolomeo non riuscisse a tenersi stretto un lavoro, tutt’altro. Le potenze del tempo se lo contesero a suon di contratti milionari.

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Le ricchezze di Bartolomeo Colleoni
Chi ha sentito parlare del famoso condottiero non può fare a meno di pensare a Malpaga, sua dimora dove morì nel 1475 e ancora oggi perfettamente conservata.

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Lo stendardo di Bartolomeo Colleoni
Bartolomeo Colleoni ostentò il suo cognome facendone il suo grido di battaglia: le sue truppe infatti si lanciavano nei combattimenti al grido di “Coglia coglia coglia”

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Colione, il cognome di Bartolomeo Colleoni
Il cognome di Bartolomeo originariamente non si pronunciava nel dignitoso Colleoni come lo conosciamo noi oggi ma piuttosto “Colione”

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Le figlie di Bartolomeo Colleoni
Il Colleoni non ebbe nessun figlio maschio. Isotta, Caterina e Ursina nacquero dal matrimonio con Tisbe mentre Cassandra, Medea, Riccadonna, Polissena e Dorotina generate da rapporti illegittimi, a dimostrazione del fatto che il Colleoni non fu un marito fedelissimo.

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Tisbe, la moglie di Bartolomeo Colleoni
Il Colleoni sposò la Tisbe nel 1433. Tutto quello che si è venuti a conoscenza riguardo alla moglie è che fosse bella, di una quieta dolcezza e che sposò un uomo importante.

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Bartolomeo Colleoni si dedica alla vita contadina
L’orgoglioso Bartolomeo abbandonò temporaneamente il servizio militare per dedicarsi all’agricoltura nella natia terra bergamasca.

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Le capacità tattiche di Bartolomeo Colleoni
Il Colleoni tra le sue tante qualità ebbe anche l’acume tecnico-strategico e furono molte le occasioni in cui mostrò le sua abilità da stratega di guerra portando le sue truppe alla vittoria.

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Bartolomeo Colleoni e la regina Giovanna II di Napoli
La Regina Giovanna II di Napoli si dice che rimase folgorata dalla bellezza e dalle avventure che il giovane Bartolomeo Colleoni raccontò di aver vissuto.

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Bartolomeo Colleoni sfugge ai pirati e arriva a Napoli
Ve lo siete mai immaginato Bartolomeo? Era alto per il tempo e aveva dei tratti ben marcati con gli occhi azzurri e i capelli biondi. Queste fattezze lo avrebbero reso un uomo estremamente affascinante e il suo carattere audace e ardimentoso completarono la figura maschile che si presume abbia fatto sognare diverse dame.

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Bartolomeo Colleoni al servizio di Braccio da Montone
Bartolomeo Colleoni nel 1419 si mise al servizio di Braccio da Montone che a quel tempo era ritenuto il più importante condottiero, oggi si direbbe un “vip” tra i capitani di ventura.

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Come Bartolomeo Colleoni è diventato un capitano di ventura
Bartolomeo Colleoni viene al mondo nel castello di Solza da Paolo detto Poho Colleoni e da Riccadonna dei Vavassori di Medolago. La sua data di nascita non è certa ma dai più viene collocata tra il 1392 e il 1393.

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Infanzia di Bartolomeo Colleoni
Bartolomeo Colleoni viene al mondo nel castello di Solza da Paolo detto Poho Colleoni e da Riccadonna dei Vavassori di Medolago. La sua data di nascita non è certa ma dai più viene collocata tra il 1392 e il 1393.

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Le trame di Bea
Siamo Mara e Annalisa ma per gli amici Bea e ora vi spiegheremo il perché. Qualche anno fa abbiamo iniziato a scrivere romanzi ambientati nelle terre colleonesche la cui collana si intitola @LetramediBea e, la nostra protagonista, si chiama proprio Beatrice per cui per i nostri lettori siamo identificate nel nostro personaggio🤷 che è una ragazza curiosa e affascinata dalla storia.