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Dezzo di Scalve
By Alice Bassanesi
Ciao amici di Bergamowalls! Siete pronti? Anche questa settimana stiamo per andare in Valle di Scalve, a scoprire qualche curiosità della zona. Io sono Alice e oggi vi porterò a Dezzo di Scalve. Dezzo è un paesino che ha la particolarità di essere frazione…di due comuni diversi. Il paese infatti è diviso a metà dal fiume che porta il suo stesso nome 🏞: le case che si trovano sulla sponda destra orografica fanno parte del comune di Colere, quelle che si trovano sulla sponda sinistra fanno invece parte del comune di Azzone. Ma non sempre è stato così. Anzi, c’è stato un periodo in cui Dezzo costituiva un comune a sé stante.
Nel 1927 infatti i comuni di Colere e Azzone erano stati aggregati per formare l’unico comune di Dezzo di Scalve. Una scelta imposta dall’alto, che agli scalvini non era andata proprio giù. Dopo la Seconda guerra mondiale i cittadini, in particolare quelli di Colere, inviarono molte richieste al Prefetto di Bergamo per ricostituire i due comuni, ma le richieste rimasero inascoltate.
Così presero la decisione di fare tutto da soli.
La mattina del 5 marzo 1946, il giorno di Carnevale 🥳, il Parroco del comune organizzò una cerimonia religiosa nel Santuario della Madonnina 🕍(che si trova poco oltre Dezzo di Scalve): il motivo ufficiale era quello di ringraziare la Madonnina per la fine della guerra. Ma al termine della Messa un gruppetto di reduci fermò tutta la gente sul piazzale del Santuario. Uno di loro spiegò ai presenti la volontà di riconquistare l’autonomia del Comune, riportando i documenti che lo riguardavano “a casa”. Alcuni uomini occuparono subito dopo il posto telefonico pubblico ☎️ di Dezzo, mentre tutta la popolazione colerese fu indirizzata al Municipio. Negli uffici, gli impiegati, su ordine del Sindaco (che in quel giorno si inventò una trasferta in città a Bergamo), avevano preparato faldoni, carte, registri, mobili, scrivanie, macchine da scrivere 📜📜📜: tutto quello che riguardava Colere era pronto per essere trasportato di nuovo nel paese ai piedi della Presolana. Ogni colerese prese in carico qualche cosa, dai cassetti ai calamai: una lunga processione di uomini, donne e bambini, 🚶♀️🚶♀️🚶♀️ con vari oggetti in spalla, dal Municipio di Dezzo salì fino a Colere lungo una mulattiera tra i boschi. 🌲🌲🌲
Quel giorno il Comune tornò a Colere.
In Valle intervenirono anche i Carabinieri e il Prefetto, per cercar di riportare “le carte” a Dezzo, ma tutto fu inutile. Un decreto governativo del marzo 1947 dichiarò la ricostituzione dei Comuni di Colere ed Azzone, e lo scioglimento del Comune di Dezzo di Scalve.
Se hai scoperto qualcosa che non conoscevi, lascia un ❤️ nei commenti, e se vai in Val di Scalve condividi con noi le tue piccole – grandi scoperte…
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