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Chiesa della Santissima Trinità di Albino
By Fabrizio Carrara
Chiesa esistente già nel XIV secolo viene inserita negli atti della visita pastorale di san San Carlo Borromeo nel 1575, periodo in cui si fermò nella pieve di Albino, tra il 14 ottobre e 24 novembre.
Il Borromeo, durante la sua visita la descrive ben decorata, sottolineando la bellezza e il pregio dell’affresco raffigurante la Santissima Trinità posto dietro l’altare maggiore.
Nell’abside della chiesa comparivano infatti due affreschi, oggi strappati. Il primo della scuola bergamasca, circa 1430, rappresentante appunto la Trinità, il secondo, realizzato all’incirca nel 1480, un Trittico della Madonna della bottega dei pittori Marinoni di Desenzano; entrambi furono scoperti e restaurati nel 1965.
Nel 1941 venne eretto il portico sul fronte principale della chiesa; nel 1955 invece si svolse il rifacimento della pavimentazione interna.
È stata la chiesa parrocchiale di Fiobbio fino al Settecento, quando per la sua grande distanza delle contrade Coter, Carrara (via S. Benedetto), Gatti, Cadella, Grassi (via Grasse) e Fumiano (via Lucchetti), e per il forte incremento demografico degli ultimi decenni del ‘600 venne eretta una nuova chiesa (ora ex parrocchiale di Sant’Antonio da Padova) posta in un luogo più accessibile.
Sull’altare era collocato l’olio su tela di Gian Battista Moroni, Trinità, che oggi si trova nella chiesa di San Giuliano. Il dipinto si ispira a un’immagine di Lorenzo Lotto, ma più densa di significati teologici per la diversa funzione attribuita a Cristo, punto di convergenza tra l’arcobaleno (Empireo), il globo terraqueo e il paesaggio terreno.
(Fonte cultura.albino.it ) .
Sono @fabriziocarrara.ph, fotoamatore, amante dell’arte e di tutto ciò che è bellezza. Questo è il nostro spazio settimanale dal titolo #ricominciodallamiacittà, ripartire dalle bellezze locali spesso dimenticate dalla nostra quotidianità.
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Un Caloroso Abbraccio.
Fabrizio