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”Madonna con il Bambino” di Donatello (Donato di Nicolò di Betto Bardi)
By Erinea Ravasio
Buongiorno amici di Bergamowalls! 😄
Ben trovati per la nostra rubrica settimanale #QUADRIINMOSTRA nel quale scopriremo i tesori dei musei bergamaschi.
Io sono Erinea ed oggi vi parlo della prima scultura presentata in questa rubrica:
🎨 ”Madonna con il Bambino”
📍 Accademia Carrara Pinacoteca
👨🏼🦳 Donatello (Donato di Nicolò di Betto Bardi) ?
Lo sapevate che in Accademia Carrara c’è uno dei capolavori del famosissimo Donatello❓
Artista a tutto tondo, ma molto conosciuto nell’ambito scultoreo, Donatello è una figura di spicco del Rinascimento Italiano. Che successe durante il Rinascimento❓
In quel periodo l’arte subì un’evoluzione non da poco: non più vista come pura attività meccanica, l’arte divenne uno strumento per indagare e conoscere la realtà a livello intellettuale, cioè a livello d’intelletto 🧠. Come ogni disciplina che si rispetti, l’arte aveva bisogno di fondamenti e regole che ne delineassero i suoi confini e le sue modalità di esecuzione. Tali fondamenti vennero riconosciuti per la prima volta nella “prospettiva” di Brunelleschi.
Eh sì perché dovete sapere che prima di Brunelleschi, nessun artista disegnava seguendo uno schema matematico preciso 📐, e la scultura non era realizzata tenendo conto di specifiche regole.
Ma ecco la rivoluzione di Donatello 🎨👨🏼🦳, o meglio, la rivoluzione del Rinascimento: durante questo periodo si gettarono le basi per una rinascita delle arti e della cultura, aggiungendo alla creatività 🎨 la base matematica e scientifica su cui operare.
Per la prima volta nella storia gli artisti non operavano più soltanto “ad occhio”, ma misuravano, studiavano e calcolavano le loro opere.
Con Donatello la scultura fece un enorme passo avanti rispetto al precedente tardo gotico, superando addirittura i modelli dell’arte romana classica. E tutto questo attraverso la scienza‼️
Ed è stato proprio grazie alla scienza e alla misurazione millimetrica che Donatello riuscì a creare una particolare tecnica chiamata “stiacciato”, utilizzato, tra l’altro, nella scultura che vi sto presentato. Questo stile, basato su minime variazioni millimetriche degli spessori, permette di creare uno spazio illusorio di grande profondità, pur avendo pochissimo spazio a disposizione.
Se oggi hai imparato qualcosa di nuovo sulle bellezze racchiuse nei musei bergamaschi metti un ❤️ nei commenti e ricordati di taggare #bergamowalls e #quadriinmostra nei tuoi scatti delle bellezze nei musei del territorio! A settimana prossima