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I tre crocifissi di Vincenzo Foppa
By Erinea Ravasio
Buongiorno amici di Bergamowalls! 😄
Ben trovati per la nostra rubrica settimanale #QUADRIINMOSTRA nel quale scopriremo i tesori dei musei bergamaschi.
Io sono Erinea ed oggi vi parlo di un quadro a tema sacro dal titolo:
👨🏼🦳 “I tre crocifissi”
📍 Accademia Carrara Pinacoteca
🎨 Vincenzo Foppa
Colgo l’occasione delle festività pasquali per ricollegarmi a un quadro di estrema importanza per la nostra bella città, il quadro che mostra la crocifissione di Gesù dipinto da Vincenzo Foppa.
Esposto nella prima sala dell’Accademia Carrara, il quadro di Foppa è considerato la più antica manifestazione di un gusto di tipo rinascimentale in un autore lombardo.
Perchè prima manifestazione❓ Perchè questo è un classico esempio di quadro di passaggio dalla “cupa” era del Medioevo a quella luminosa del Rinascimento.
Metto cupo tra virgolette perchè spesso si considera il Medioevo come un periodo brutto e colmo di negatività, in realtà è un periodo estremamente affascinante, ricco di cultura e di aneddoti storici interessanti.
Torniamo ora al nostro dipinto, che cosa vi fa dire che è di passaggio tra un’epoca e un’altra❓ Per prima cosa occorre ricordare quale fu la più grande rivoluzione del Rinascimento in campo artistico. Ma certo, la PROSPETTIVA‼️
Non mi stancherò mai di ripetere che i dettagli contano nella comprensione di un dipinto 😌
La prospettiva la troviamo molto ben definita nella prima parte del quadro, mentre lo sfondo è dipinto ancora senza un vero e proprio studio aereo. Ecco a voi il primo indizio per comprendere la datazione del quadro‼️
Che cosa notate poi di strano❓ Trovate anche voi bizzarro quell’arco trionfale che risulta sconnesso con il resto❓ è un elemento posto per creare un distanziamento e “attenuare il coinvolgimento emotivo e favorire un approccio anche intellettuale al significato della Passione”.
Diciamo che all’epoca i quadri avevano lo stesso impatto emotivo che ha per noi oggi la televisione, e questo può essere considerato al pari di un horror 😜.
Ci sarebbero tantissime cose da dire su questo dipinto, ma ormai mi conoscete bene, ed io voglio lasciarvi qualche cosa di diverso rispetto a tutte le informazioni che potete trovare online.
Quindi, piuttosto che soffermarmi sul dolore del Cristo, preferisco farmi rapire dall’espressone del ladrone di destra che, tormentato da un diavoletto, cerca di lottare invano contro il destino che lo attende…..l’inferno….
Se oggi hai imparato qualcosa di nuovo sulle bellezze racchiuse nei musei bergamaschi metti un ❤️ nei commenti e ricordati di taggare #bergamowalls e #quadriinmostra nei tuoi scatti delle bellezze nei musei del territorio! A settimana prossima