Muri dipinti di Calcio
Muro dipinto da Ferdinando Capisani
Il Muro di questa settimana richiama per i calcensi un luogo di scampagnate e bei panorami lungo il fiume Oglio.
Quadri in mostra
”Ritratto di Beatrice (Bice) Presti Tasca” Giacomo Trécourt
Figlia del poeta bergamasco Ottavio Tasca e della marchesa Francesca Bossi, Beatrice qui aveva venti anni ed era da qualche mese la sposa di Giovanni Presti, fervido sostenitore della causa dell’indipendenza italiana.
Muri dipinti di Calcio
Pietro Balara, ultimo dei pastori di Calcio, di Giovanni Sara
Il calcense Giovanni Sara ricorda, in questo muro, l’amico Pietro Balara, l’ultimo dei pastori di Calcio, erede e custode di una tradizione ormai persa.
Bea racconta
Lo stendardo di Bartolomeo Colleoni
Bartolomeo Colleoni ostentò il suo cognome facendone il suo grido di battaglia: le sue truppe infatti si lanciavano nei combattimenti al grido di “Coglia coglia coglia”
Quadri in mostra
”Giovane fumatore” di Jan Miense Molenaer
Le scene di genere, per quanto possano sembrare banali, a volte nascondono un significato più profondo.
Proverbi
Leà de tèra
Sollevare da terra: viene usata per indicare uno stato di rabbia cieca verso qualcuno e idealmente significa 'urlare con tanta forza da sollevare qualcuno da terra'
Muri dipinti di Calcio
Castello Silvestri a Calcio
Antica dimora nobiliare della famiglia Secco, feudataria e amministratrice del territorio della Calciana (Calcio e alcuni comuni limitrofi).
Quadri in mostra
“Ritratto di Sandro Angelini come arabo“ di Achille Funi
Di origine bergamasca, Sandro Angelini è una personalità molto importante per la nostra città: architetto dai molteplici interessi, contribuì con le sue opere al rinnovamento della cittadina lombarda.
Bea racconta
Colione, il cognome di Bartolomeo Colleoni
Il cognome di Bartolomeo originariamente non si pronunciava nel dignitoso Colleoni come lo conosciamo noi oggi ma piuttosto “Colione”
Quadri in mostra
”Baccanale” di Giulio Carpioni
“Nel giardino di un’antica villa, uno stuolo di satiri ebbri di vino e di ninfe discinte celebra un festino in onore di Bacco…”
Dai che andiamo
La val seriana
La Val Seriana (Àl Seriàna in dialetto bergamasco) è la valle del fiume Serio, in provincia di Bergamo, nelle Alpi Orobie. Si snoda lungo il percorso del fiume per circa 50 chilometri, risalendo dal capoluogo in direzione nord-est. In base all'orografia del territorio, può essere divisa in tre zone. La prima, più a nord, presenta i caratteri alpini; la zona intermedia è caratterizzata da estesi pianori; la parte finale si distingue per la presenza di un ampio territorio limitato da morbidi fianchi.