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Le reliquie di Maria Maddalena e di San Lazzaro
By Le trame di Bea
Cari amici di Bergamowalls eccoci di nuovo alla rubrica #BEARACCONTA in compagnia di Bea a riscoprire le gesta del condottiero Bartolomeo Colleoni.
La nostra Bea ci ha stuzzicato con un punto di domanda circa una particolare venerazione del Colleoni.
Il nostro condottiero era molto religioso e in particolare era un devoto della Maddalena. Bea ha scoperto una storia interessante a questo proposito.
Nel 1449 il Colleoni si trovava a Senigallia per conto di Filippo, Principe di Milano, accompagnato dal frate Bellino Crotti, suo confessore. Visitando una piccola cappella si imbatterono nei resti della Maddalena (il femore e altri frammenti) e di San Lazzaro (il teschio).
Su consiglio del suo cappellano decise di portare le reliquie con sé per meglio darne collocazione e venerabilità. Bea sa anche dove si trovano ora! Le reliquie della Santa sono custodite in un’urna presso il MACS di Romano di Lombardia (Bg) mentre le reliquie di San Lazzaro si trovano nella Chiesa Parrocchiale di Covo sempre in provincia di Bergamo.
A dimostrazione del fatto che fu proprio il Colleoni a portare le reliquie a Covo è stata eretta una grande santella dove è raffigurato il momento della consegna con la scritta: “A Lazzaro redivivo, vescovo di Marsiglia, la cui sacra testa da Bartolomeo Colleoni di Bergamo per consiglio ed opera del frate Bellino Crotti da Romano, da Senigallia ove da quattro secoli era in grande venerazione, trasportò l’anno 1449 in questo suo castello di Covo”.
La nostra Bea ha scoperto anche un dipinto del Quattrocento “Cristo in Pietà” dove sono raffigurati il Cristo morto sorretto dalla Madonna, da San Giovanni e dalla Maddalena ed è presente anche il Colleoni con l’armatura e il suo berretto capitanesco, che sembra guardare più alla Maddalena che a nostro Signore.
Sapere che in terra bergamasca siano conservate le reliquie della Maddalena è davvero emozionante ma Bea racconta che la scoperta sia degli ultimi decenni e accertata tramite alcuni studi recenti.
Bea ha una teoria tutta sua sul perché e per come Bartolomeo si legò tanto a questa santa ed è raccontata nel libro “Le trame di Bea: la Santella”. Ricordiamo che sul sito Coglia.org potete trovare maggiori informazioni storiche e un libro appena edito curato dallo storico Medolago.
Se anche oggi hai scoperto qualcosa di nuovo sul Colleoni metti un ❤️ nei commenti.
Disegno di Giovanni G. Beduschi
Leggi il nostro primo romanzo: “Le trame di Bea: il dipinto 📚