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Le capacità tecniche di Bartolomeo Colleoni
By Le trame di Bea
Cari amici di Bergamowalls bentornati alla rubrica #BEARACCONTA. Come promesso l’ultima volta, oggi Bea vi ragguaglierà sulle capacità tecniche del nostro famoso condottiero bergamasco.
Bartolomeo non era semplicemente un uomo forte e coraggioso in battaglia ma, come più volte sottolineato, era fornito anche di un fine ragionamento per cui noi ancora oggi ricordiamo delle battaglie da lui combattute perché pioniere delle armi moderne.
Sicuramente la prima impresa che ha contraddistinto Bartolomeo fu quella di portare navi dall’Adige al Garda attraverso i monti nel 1439 sorprendendo così gli avversari.
Un’impresa epica non solo per l’epoca ma anche oggi sarebbe impensabile di portare delle navi su per le montagne per poi calarle nel lago. Però fu una mossa decisamente vincente.✌️
Non meno importante da ricordare è sicuramente la battaglia della Riccardina dove non ci furono ne vinti ne vincitori ma Bartolomeo per primo fece uso massiccio di armi da fuoco come una moderna artiglieria da campagna.
Fu del Colleoni l’invenzione delle artiglierie mobili costituite da sostegni per le armi da fuoco e cannoni a mano, molto più maneggevoli di quelle degli avversari che dovevano portarle su carri e scaricarle per l’impiego in battaglia.
Anche l’Ariosto nell’ “Orlando Furioso” (canto III) racconta di questa battaglia ricordando il ferimento di Ercole I d’Este, colpito ad un piede da una spingarda.
“Ercole or vieni ch’al suo vicin rinfaccia,
col piu’ mezzo arso e con quei debol passi,
come a Budrio col petto e con la faccia
il campo volto in fuga gli fermassi”
Se anche oggi hai scoperto qualcosa di nuovo sul Colleoni metti un ❤️ nei commenti.
Disegno di Giovanni G. Beduschi
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“Le trame di Bea: il dipinto 📚